Il quadro che sto descrivendo è stato dipinto da
mio zio Giacomo Malfanti e s’intitola “
Castello
di Vigoleno”.
La prima cosa che noto è che il castello si erge
su una collina.
In primo piano a destra, a sinistra e al centro si vede
solo erba verde scuro, che alla luce del sole diventa più chiara.
Poi, salendo verso l’ alto s’incominciano
a vedere le prime strutture del castello. A sinistra si scruta a mala pena
una piccola stradina che porta al ponte levatoio, dove si erge la torre più
bassa. A destra, ai piedi del castello, si trova una costruzione non ben definita,
so soltanto che c’è una galleria ad arco: forse l’hanno
costruita gli uomini per far scorrere l’acqua del canale.
Decisamente più in alto osservo il muro principale,
alle estremità del quale svettano due magnifiche torri. La più
altra, a sinistra, con una finestra per me lunghissima e con i merli che le
fanno da corona che le copre il capo, fa pensare alla torre di Raperonzolo.
La più bassa, a destra, con tre finestre e tetto piatto, fa pensare
ad una persona prepotente che vuole decidere tutto.
Osservo la torre più lontana, che ha tetto appuntito
e rosso: forse è la torre da cui si scruta il paesaggio circostante,
ma non ne sono certissima.
Più in là, verso lo sfondo, osservo due
case oppure una chiesa; hanno entrambe tetti, una più larga e bassa,
l’altra più alta e stretta.
Sullo sfondo noto qualche collina e il cielo azzurro,
per le nuvole è stato usato il bianco, con qualche pennellata di rosa.
Il quadro è stato accuratamente disegnato nei minimi
dettagli e colorato con piccole pennellate.I colori prevalenti sono il marroncino
del castello e il verde della collina.
Il quadro, se lo avessi in casa, lo appenderei nella mia
camera, in quanto mi piace molto perchè mi fa pensare a un paesaggio
incantato.
— Giulia, IV B —