Il Castello di Vigoleno
Il quadro che sto descrivendo è stato dipinto da mio zio Giacomo Malfanti e s’intitola “Castello di Vigoleno”.
La prima cosa che noto è che il castello si erge su una collina.
In primo piano a destra, a sinistra e al centro si vede solo erba verde scuro, che alla luce del sole diventa più chiara.
Castello di Vigoleno, 30x20, 1996 (collezione G.Eremo)
Poi, salendo verso l’ alto s’incominciano a vedere le prime strutture del castello. A sinistra si scruta a mala pena una piccola stradina che porta al ponte levatoio, dove si erge la torre più bassa. A destra, ai piedi del castello, si trova una costruzione non ben definita, so soltanto che c’è una galleria ad arco: forse l’hanno costruita gli uomini per far scorrere l’acqua del canale.
Decisamente più in alto osservo il muro principale, alle estremità del quale svettano due magnifiche torri. La più altra, a sinistra, con una finestra per me lunghissima e con i merli che le fanno da corona che le copre il capo, fa pensare alla torre di Raperonzolo. La più bassa, a destra, con tre finestre e tetto piatto, fa pensare ad una persona prepotente che vuole decidere tutto.
Osservo la torre più lontana, che ha tetto appuntito e rosso: forse è la torre da cui si scruta il paesaggio circostante, ma non ne sono certissima.
Più in là, verso lo sfondo, osservo due case oppure una chiesa; hanno entrambe tetti, una più larga e bassa, l’altra più alta e stretta.
Sullo sfondo noto qualche collina e il cielo azzurro, per le nuvole è stato usato il bianco, con qualche pennellata di rosa.
Il quadro è stato accuratamente disegnato nei minimi dettagli e colorato con piccole pennellate.I colori prevalenti sono il marroncino del castello e il verde della collina.
Il quadro, se lo avessi in casa, lo appenderei nella mia camera, in quanto mi piace molto perchè mi fa pensare a un paesaggio incantato.
— Giulia, IV B —